Prove di distruzione dell’ antagonismo

 Di seguito il comunicato di solidarietà del collettivo Liberate gli orsi di Pistoia riguardo le condanne diFirenze.
 
 Prove di  distruzione dell’ antagonismo
 
  Free Image Hosting at www.ImageShack.us
Prove pesantissime e smisurate quelle che il  Tribunale di Firenze mette in atto, condannando a sette  anni di reclusione  tredici compagni imputati per aver resistito alle cariche della polizia la mattina del 13 maggio 1999.
Cariche violente che  provocarono gli incidenti  durante lo sciopero-manifestazione che i sindacati di base della Toscana avevano promosso contro la  vergognosa “guerra umanitaria” nei Balcani, a cui partecipava anche l’Italia, governata allora dal centrosinistra di D’ Alema.

La piccola violenza della resistenza  inerme viene condannata pesantemente, la grande violenza della guerra  senza senso e senza  fondamento viene  tollerata e giustificata.

Nessuna condanna per quanti presero la decisione di scatenare la “guerra umanitaria” e di parteciparvi, violando la nostra  Costituzione formale che ripudia la guerra, e contro il volere della maggior parte delle comunità, delle donne  e degli uomini che  abitano, lavorano, lottano in questo paese.
Surreali condanne, invece,  a carico  del movimento; condanne che si inseriscono  nel clima di deriva securitaria che porta alla militarizzazione del territorio, all’ utilizzo dell’ esercito per reprimere le giuste e legittime proteste delle popolazioni e dei lavoratori contro la precarietà, l’ attacco alla salute di cicli produttivi nocivi e contro la non sicurezza del lavoro.  

Lo vediamo e lo subiamo sulla nostra pelle tutti i giorni : in Campania, nelle cariche della polizia ad Acerra, a Serre, a Pianura e con l’uso dell’esercito e la nomina di De Gennaro a commissario straordinario per i rifiuti (ricordate Genova?), oppure quando  quotidianamente viene usata la forza contro i  migranti e i richiedenti asilo o contro chi occupa una casa per usufruire del diritto ad abitare sancito dalla Costituzione.

CERCANO DI NON FARCI MANIFESTARE, CI VIETANO LA PAROLA.
Una riprova del clima pesante e della deriva antidemocratica viene – in piccolo – dalle continue identificazioni cui siamo sottoposti nella nostra lotta contro l’ inceneritore di Montale, a fronte di una   presenza nonviolenta per esempio nelle sale dei consigli comunali. Dove l’asse PD/polizia  ci toglie la parola e ci nega agibilità, al fine di continuare a causare danni sanitari e ambientali e a far soldi.

Siamo vicine e vicini ai 13 compagni antagonisti e a quanti lottano per un mondo migliore, non nocivo e dove i conflitti abbiano diritto di cittadinanza, e parteciperemo alla campagna nazionale per la libertà di movimento e per la demolizione di queste farneticanti sentenze.
Presidio  “Giulio Maccacaro” per la definitiva chiusura dell’ inceneritore di Montale (Pt)
Collettivo Liberate gli Orsi, Pistoia